Lui ti amava.
Più di ogni altra vita al mondo diceva, con
quell'accento, le sue mani e quegli occhi d'inferno.
Per te avrebbe dato tutto, la vita se necessario,
come un cavaliere d'altri tempi.
Con quei suoi passi, quel suo voler essere invisibile,
i capelli neri quasi blu, quella musica di notti insonni e pioggia.
Tu mi hai salvato.
Con lui hai passeggiato sul precipizio del DOLORE.
Lui è mio padre.
Ormai è troppo tardi per tornare indietro lo sai.
Ma per te è troppo presto anche per andare avanti.
Che ne sarà di lui?
Sapevi che c'era qualcosa di diverso, che non potevi
controllare.
Lui ogni giorno dentro di te, sempre più a fondo.
Temevi che toccando il fondo ci trovasse il vuoto.
L'immenso buco nero creato dall'esplosione del tuo
cuore, millenni fa, eppure è solo una settimana.
Lui mi ha deposto dentro di te.
Forse, inconsciamente voleva.
Legarti a lui per sempre.
Forse non ce ne era bisogno.
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E poi?