venerdì 13 dicembre 2013

TO BE




Ti seguo e tu non lo sai ancora.
Non mi senti, non ti accorgi di me.
Tu NON sei.

Perduta, mamma.
Non mangi e io ho fame.
Ti disperi e piangi col cuore.
Sono arrivata per condividere il tuo dolore.

Sono giorni silenziosi  per te.
Il silenzio non ti fa paura.
Non vorresti  vedere nessuno, forse neppure lui.

Vorresti che il tuo corpo svanisse, si facesse nebbia o cenere. Ma anche se tu ancora non lo sai questo NON è più solo il tuo corpo.

Nella stanzetta al quarto piano c'è una grande finestra. Tu non riesci quasi più a dormire.
La confusione ti perseguita. Chiudi gli occhi e un vortice di incubi si impadronisce di te.

In piedi, nuda, al lato della grande finestra.
La città dorme. 
Vorresti che qualcuno ti vedesse, che ti desse  una prova, col suo stupore, della tua presenza, che non sei un fantasma, un'allucinazione.

Hai scelto questa vita per fuggire ad altri legami, richiami, ed ora...

Le cinque di mattina.
Aria immobile.
Guardi fuori dalla finestra con gli occhi fissi e sai che non ti perdonerai mai per quello che stai per fare.

Sai di ME.

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