mercoledì 4 dicembre 2013

CECILIA E LE NUBI



Cercavo un tubetto di colore ad olio. 
Marrone. Come i miei occhi.
 
Lui non ha detto marrone. 
Non ricordo.


Ero in quel negozio sotto i portici.
Non ci vado mai. Ci sarà ancora?

O, c'è mai stato?


Un marrone. Io artista  inesperta alla ricerca di un marrone.

Non mi piace il marrone. 


E lui.


Dice qualcosa sui miei occhi, sul colore. Lo guardo e non capisco.
L'accento è strano. Sorride e io sorrido.


Trovato il mio marrone trovo lui fuori ad aspettare. Me.

Non ricordo di nuovo le parole. 
Ricordo il sole negli occhi fra gli archi e le nubi negli occhi, i suoi.


"Un tè?" Non un caffè, domanda banale, ma un tè. 
Fra l'altro il caffè io lo odio. 
Il tè mi piace, lui mi piace, anche col sole negli occhi fra gli archi e le nubi negli occhi, i suoi.

Un tè. Un tè e mille e sette parole. 
Un tè seduti a parlare come un piccolo fiume e il mare.



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