Cercavo un
tubetto di colore ad olio.
Marrone. Come i miei occhi.
Lui non ha detto marrone.
Non ricordo.
Ero in quel negozio
sotto i portici.
Non ci vado mai. Ci sarà ancora?
O, c'è mai stato?
Un marrone. Io
artista inesperta alla ricerca di un
marrone.
Non mi piace il
marrone.
E lui.
Dice qualcosa sui miei
occhi, sul colore. Lo guardo e non capisco.
L'accento è strano. Sorride e io
sorrido.
Trovato il mio marrone
trovo lui fuori ad aspettare. Me.
Non ricordo di nuovo
le parole.
Ricordo il sole negli occhi fra gli archi e le nubi negli occhi, i
suoi.
"Un tè?" Non
un caffè, domanda banale, ma un tè.
Fra l'altro il caffè io lo odio.
Il tè mi
piace, lui mi piace, anche col sole negli occhi fra gli archi e le nubi negli
occhi, i suoi.
Un tè. Un tè e mille e
sette parole.
Un tè seduti a parlare come un piccolo fiume e il mare.
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E poi?