lunedì 9 dicembre 2013

I 7 RITRATTI

Io lo seguo non nel borgo, paese o che altro, ma nella grande città, la mia, a casa, la sua.


Silenzio.
Si parla con gli occhi e la mente soltanto. 


Vicini al mondo. 
Eppure quella porta di legno del nord divide e cancella il rumore del mondo.


Gunther, muto di parole. 
Scrive lettere, biglietti, me ne ritrovo sotto il piatto, alla finestra, fra i capelli.


I sette colori, i sette ritratti di sette giorni.
Lontani dal mondo vicino.

Il tempo che passa come acqua.
I ritratti. Dicono. Neppure una parola.
Eppure hanno detto già tutto di me. 


Piango allora, perché è finita, non servo già più.
Arriverà un'altra modella.
Un'altra ventenne nel tuo studio, nel tuo letto.

Ma i vecchi tubetti di colore sono nuovi. 
Dormivo forse quando li hai comprati?

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